Orario Sante Messe
- Orario invernale Sante Messe
- Festivo: ore 8.00 – 10:00 - 11.15 – 18.30
- Feriale: Lun – Mar – Mer : ore 7.30
- Feriale: Gio – Ven – Sab : ore 18.30
Il Parroco è a disposizione per le S. Confessioni, ogni mattina dalle 8.30 e per tutta la giornata, anche su prenotazione.
Ogni sabato dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Preghiera di Taizè
in Cappella (via Gioberti 7) - tutti i martedì alle ore 21.00
Giornali parrocchiali
Pubblicazioni
Lettere a Kisima 2020
Sfoglia il libro "Lettere a Kisima 2020"
Uno sguardo sulla città
Questo libro di don Mario Foradini raccoglie una serie di sue lettere scritte nel corso degli anni al quotidiano La Stampa. Gli argomenti trattati dall’autore, sempre molto concreti e sinceri, offrono uno spaccato di storia cittadina degli ultimi vent’anni, ricco di problematiche e iniziative che hanno segnato la vita ecclesiale, sociale e culturale di Torino.
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Lettere a Kisima (2014)
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La preghiera è la forza della famiglia cristiana!
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Presenza e ricerca di Dio Felicità Infinita
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Apri la porta al Signore
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Lettere a Kisima
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Dio ti sta cercando
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Anno della Fede
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Tre minuti in chiesa con Dio
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La cena del Signore
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Rinnoviamo la Fede
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La fontana del villaggio
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Vieni Spirito Santo
Parrocchia
Lettera pastorale ai giovani e agli educatori di Mon. Cesare Nosiglia (Arcivescovo di Torino)
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- Pubblicato Martedì, 26 Settembre 2017 10:01
Cari amici, dopo sette anni dal mio arrivo a Torino come Vescovo, ringrazio il Signore per il cammino percorso insieme a tutte le comunità e in particolare per voi giovani, che ho incontrato per primi la sera del 20 novembre 2010 presso la Chiesa del Santo Volto, invitandovi a starmi vicino e ad accompagnarmi con la vostra amicizia e testimonianza nel mio impegno di essere per tutti vescovo, padre e amico...
Pellegrinaggio al santuario della Consolata
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- Pubblicato Mercoledì, 28 Gennaio 2015 15:44
Domenica 8 febbraio
PELLEGRINAGGIO PARROCCHIALE AL SANTUARIO DELLA CONSOLATA
ore 5.00 Apertura della nostra Chiesa – Preghiera di Adorazione
ore 6.30 Pellegrinaggio al Santuario per ottenere il dono della Preghiera
ore 7.00 S. Messa al Santuario
Incontro con Mons. Nosiglia
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- Pubblicato Martedì, 16 Dicembre 2014 17:03
giovedi 18/12/2014 alle ore 20.45 in via Marco Polo 8
Storia
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- Pubblicato Lunedì, 11 Febbraio 2013 16:07
Gli edifici che compongono il tessuto architettonico della zona di San Secondo costituiscono il risultato tuttora leggibile della pianificazione e costruzione della Torino ottocentesca. Quest’ultima, per il rigido controllo allora vigente sull’edilizia, viene costruita secondo piani settoriali di ampliamento, considerando come asse privilegiato per nuove costruzioni il “viale del Re”, l’attuale corso Vittorio Emanuele II, limitatamente al tratto compreso tra la piazza di Porta Nuova e il Po, mentre viene confermata la destinazione ad uso militare della nostra zona. Successivamente, lo spostamento della «Piazza d'Arme di San Secondo» in un settore attiguo (Carlo Promis 1850-1851) cambia il centro, che diviene Porta Nuova, e la vocazione della zona, che si trasforma in quartiere residenziale con la vendita dei terreni demaniali ai privati. Sorto come attestamento della prima linea ferroviaria per Genova e designato poi come stazione principale di testa per la città, lo scalo ferroviario di Porta Nuova viene valorizzato in occasione dell'unità d'Italia e ricostruito dal 1865 al 1868 su disegno di Alessandro Mazzucchetti e Carlo Ceppi. Conseguente a tale valorizzazione, non è solo la costruzione degli edifici sul «viale del Re», ma anche le prime case realizzate nella zona attigua all'erigenda chiesa di San Secondo, che, con i loro negozi, qualificano la zona non solo come quartiere residenziale, ma anche commerciale. Così, nel 1867, tra i vari proprietari del borgo, si forma un apposito comitato facente capo all'allora arcivescovo di Torino Alessandro Riccardi di Netro, allo scopo di promuovere la costruzione di una chiesa atta a soddisfare le esigenze di culto di una popolazione che diventa ogni giorno più numerosa e stratificata. Pertanto, s'indice un concorso a cui partecipano vari architetti, e la scelta cade sul progetto presentato da Luigi Formento. Il Municipio dà il permesso edilizio il 2 gennaio 1868, concedendo gratuitamente il terreno e accordando il sussidio di trentamila lire da erogarsi in tre rate: la prima quando l'edificio fosse giunto alla copertura del tetto; la seconda quando fosse ultimato; la terza quando venisse inaugurato al culto e aperto al pubblico. Nel 1871 il comitato promotore, non avendo ancora la possibilità di iniziare il lavoro, affida l'impresa a don Giovanni Bosco, il quale accetta l'incarico e riesce a farsi dare dal Municipio l'autorizzazione per il «cominciamento dell'opera» in data 6 maggio 1872. Concesso l'appalto della costruzione all'impresa Fratelli Carlo e Giosuè Buzzetti, don Bosco pone mano all'opera, che prevede di condurre a termine in tre anni. Di concerto con il comitato promotore e con l'autorità ecclesiastica, don Bosco mira, non soltanto a provvedere alle esigenze di culto, ma anche ai bisogni dei giovani, volendo disporre di un oratorio, di un giardino di ricreazione e di scuole diurne e serali. A questo scopo, propone al Fermento una modifica al progetto originale. Il nuovo progetto consisteva in due edifici sovrapposti, quello superiore destinato a uso parrocchiale, quello inferiore adibito a oratorio e scuola diurna e serale. L'escavazione è ormai compiuta e stanno per essere gettate le fondamenta quando, il 19 luglio, giunge a don Bosco l'ordine del sindaco di sospendere i lavori, con la motivazione che il Municipio esige che la chiesa sorga nel «centro dell'isolato concesso senza appendice di altro fabbricato qualsiasi». Don Bosco reagisce a tale intimazione facendo sospendere i lavori, ma non mancando di esporre a parole e per scritto le sue ragioni. Successivamente, venuto a sapere che l'arcivescovo Gastaldi in persona si offre di fabbricare la chiesa alle condizioni poste dal Municipio, il 3 agosto 1873, abbandona l'impresa. Nel gennaio 1874, lo stesso arcivescovo comunica a don Bosco che i lavori di San Secondo sarebbero ripresi secondo il progetto originale del 1868, integrato con due corpi simmetrici ad uso della parrocchia, e lo invita, se non ha più interesse, a ritirarsi. Così fa’ don Bosco. In una lettera datata 21 novembre 1874, monsignor Gastaldi si appella alla carità dei torinesi: «Due ragioni riecheggino che noi facciamo sorgere, ed al più presto, questa nuova Chiesa nella nostra città: l'una è di viva gratitudine che dobbiamo a S. Secondo, ed il bisogno pressante di meritarci il suo patrocinio; l'altra è la necessità imperiosa di una nuova Chiesa parrocchiale nella nuova parte di Torino che è tra lo scalo della ferrovia di Genova e la Piazza d'Armi».
Primo collaboratore di monsignor Gastaldi nel condurre i lavori di San Secondo è il sacerdote Giovanni Merino, che tuttavia non riesce a raccogliere fondi sufficienti per portare avanti l’opera, cosicché si dimette dall'incarico. Allora, monsignor Gastaldi chiama il parroco di Cinzano, don Giovanni Leone Prato. Sotto la sua guida vigile e costante, i lavori di costruzione della chiesa ricevono un sensibile impulso, finché l’8 dicembre 1879, nella ricorrenza del venticinquesimo anno della definizione del dogma dell'Immacolata, per quanto la parte interna sia ancora piuttosto spoglia, viene celebrata una solenne funzione e inaugurato un busto alla memoria di papa Pio IX, scomparso il 7 febbraio 1878. Finalmente, dopo alterne vicende, si giunge all'ultimazione della chiesa. L'11 aprile 1882, San Secondo viene aperta al culto divino e solennemente consacrata, con il concorso di undici vescovi, da monsignor Celestino Fissore, delegato da monsignor Gastaldi, indisposto.
Sacerdoti
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- Pubblicato Lunedì, 11 Febbraio 2013 16:07
Monsignor Giovanni Leone Prato
(Pamparato, 11 aprile 1831 - Torino, 7 maggio 1912)
Nato da famiglia borghese, secondo di quattro figli maschi, si consacra alla vita sacerdotale insieme al fratello primogenito entrando nell'ordine dei padri Somaschi. Nel 1854 viene ordinato sacerdote. Gli viene assegnata la cappellania della SS. Trinità presso Montaldo Torinese dove fà ampliare la chiesa e costruire il campanile. All'età di 45 anni viene inviato dall'arcivescovo di Torino, monsignor Lorenzo Gastaldi, alla parrocchia di Cinzano dove dà una mano al restauro della chiesa. Dal 1° giugno 1877 subentra nelle funzioni parrocchiali al teologo Giovanni Morino per la chiesa di San Secondo. Inoltre, favorisce la nascita di numerose istituzioni di carattere religioso e sociale (ben ventidue) e sul finire del 1895 fonda nei locali di via Gioberti 5 l'Opera della Misericordia. Per i suoi meriti, viene nominato prelato domestico di Sua Santità e gli viene conferito il cavalierato dell'ordine dei santi Maurizio e Lazzaro. Il signore lo chiama a sé il 7 maggio 1912.
Monsignor Giovanni Battista Pinardi
(Castagnole Piemonte, 15 agosto 1880 - Torino, 2 agosto 1962)
Nato da una famiglia di contadini, realizza la sua aspirazione al sacerdozio, dopo aver studiato presso i Salesiani a Borgo San Martino (Vc), entrando nel Seminario Arcivescovile di Chieri nel 1896 per i due anni di studi filosofici, e nel Seminario Metropolitano di Torino per la teologia nel 1898. Brillante negli studi, consegue la laurea presso la Facoltà Teologica di Torino il 3 aprile del 1902 e viene ordinato sacerdote il 29 giugno del 1903 dal Cardinale Agostino Richelmy. Passa alla vice cura presso la parrocchia di Carignano fino al 1912, quando viene nominato parroco a San Secondo a Torino. Esercita il ministero sacerdotale soprattutto con la gente povera e umile. Con grande sacrificio e per spirito di obbedienza accetta la nomina a Vescovo Ausiliare di Torino: il Papa Benedetto XV lo nomina Vescovo Titolare di Eudossiade il 24 gennaio 1916, quando inizia la prima guerra mondiale. È parroco di San Secondo per 50 anni, fino alla morte, avvenuta nel 1962. La salma, inizialmente tumulata nella tomba di famiglia a Castagnole, viene traslata in un apposito sepolcro ricavato alla destra dell'altare del Sacro Cuore. È in corso il processo diocesano per l'accertamento delle sue virtù in vista di una eventuale beatificazione.
Monsignor Francesco Sanmartino
(Nichelino, 28 febbraio 1911 - Pancalieri, 21 marzo 1983)
Nato da una famiglia contadina viene ordinato sacerdote dal cardinal Fossati il 29 giugno del 1938. Dopo otto anni di insegnamento nel Seminario filosofico di Chieri, viene nominato parroco a Santa Maria, in Venaria Reale. Dopo essere riuscito a ribaltare la difficile situazione religiosa della parrocchia, nel 1962 giunge a San Secondo per succedere a Monsignor Pinardi. Il 13 dicembre 1965, il nuovo arcivescovo di Torino lo vuole come suo vicario generale e il 25 aprile 1966 lo consacra suo vescovo ausiliare. Si spegne il 21 marzo 1983 presso la casa del clero di Pancalieri.
Don Aldo Ala
(Torino, 17 maggio 1930 - Lanzo Torinese, 30 aprile 1995)
Ordinato sacerdote il 25 maggio 1953, diviene viceparroco a Cantoira, a Lucento e successivamente parroco a Cantoira sino al 1966, quando viene trasferito a Torino nella parrocchia di San Secondo. Sono gli anni del dopo-concilio e don Ala s'impegna a fondo nel trasmettere le indicazioni e gli orientamenti del Vaticano II, soprattutto promuovendo un'ampia collaborazione del laicato. Nel 1976 lascia la parrocchia e si dedica all'insegnamento presso l'Istituto Alber di Lanzo.
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