Parrocchia San Secondo

Considerazioni sulla conferenza “La trasmissione della Fede in famiglia” di Don D. Cravero

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Pubblicato Domenica, 20 Ottobre 2013 11:45

Bello e importante incontro l'altra sera in teatro sul tema " la trasmissione della fede in famiglia" con relatore, appassionato e coinvolgente, don Domenico Cravero.
Aiutato da supporti visivi, proiettati tramite un computer sullo schermo, il tema si apriva con la considerazione che le esperienze vissute da piccoli, entro i sei anni, risultano "indimenticabili" e danno una struttura alla persona futura. Tra queste l'esperienza di fede fatta in famiglia, sia in un contesto credente che non credente.

Si può evangelizzare sia come cristiani che come semplici genitori. È l' amore, respirato e vissuto, il veicolo di tale evangelizzazione.

L'attenzione si è poi spostata sulle caratteristiche della famiglia descritta come il luogo dove:

• la comunicazione raggiunge il più alto livello e crea l'amore familiare: in famiglia ci si aspetta di poter fare qualsiasi tipo di domanda, ci si veste in un modo che non si userebbe fuori
• la comunione interpersonale crea unità delle diversità
• si vive l'esperienza dell'empatia, cioè si entra nell'esperienza del senso nel mondo dell'altro ( ci si mette nei suoi panni!)
• la conduzione é problematica e crea ambivalenza affettiva; una famiglia sana è quella che ha un sacco di problemi, i tre punti precedenti sono di difficile realizzazione, quindi i componenti sono spesso delusi, la famiglia non è mai come la si vorrebbe, c'è sempre qualcosa che potrebbe essere meglio, questo è ciò che fa guardare avanti la famiglia.

A queste quattro caratteristiche corrisponde il codice del dono fatto di

• GRATUITÀ -> comunicazione al più alto livello
• RECIPROCITÀ -> comun-unione inter-personale
• EMPATIA -> esperienza del senso nel mondo dell'altro
• AMBIVALENZA -> conduzione problematica

Gratuità e reciprocità stanno insieme miracolosamente!
La famiglia quindi dona ai suoi componenti:

• Un'esperienza generativa -> aiuta a formare la persona
• Un codice di vita -> la reciprocità
• Una donazione di senso -> l'empatia
• Una regola affettiva -> l'ambivalenza

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Dopo queste premesse, don Domenico ha affrontato quindi il tema della comunicazione della fede in quanto genitori, che tiene conto del fatto che la fede é dono di Dio, ma anche che noi possiamo "preparare il terreno" per accoglierla.

Un bambino che non abbia fatto una buona esperienza con i suoi genitori purtroppo non ha una bella visione della vita.
Nella comunicazione familiare emergono i tratti materni e paterni di Dio applicabili all'amore familiare stesso e all'empatia; nella reciprocità emerge la partecipazione alla vita divina, nel momento in cui riesco a vedere la particella di Dio nell'altro e infine nella conduzione problematica emerge quella che don Domenico chiama la "beatitudine del povero" cioè: più misericordia, accettare di avere dei problemi, essere umili, miti ed infine beati!

In sintesi la fede è e rimane dono di Dio, ma noi siamo chiamati a preparare il terreno per accogliere questo dono e farlo germogliare, anche i genitori che non credono possono svolgere questo compito se sanno amare profondamente.

Le varie domande nate dall'esposizione di don Domenico hanno dimostrato l'interesse nei presenti per l'argomento trattato, per questo chi volesse approfondire può avvalersi del libro di don Domenico Cravero

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Anna L.